II dispendio energetico, come già abbiamo detto, è dato da:
METABOLISMO BASALE: rappresenta il dispendio energetico a riposo ed è geneticamente determinato, nel senso che, fin dalla nascita, ognuno di noi ha ed avrà un diverso MB su base ereditaria. Il METABOLISMO BASALE è strettamente correlato alla massa corporea e, soprattutto, alla composizione corporea del nostro organismo tanto che, a parità di massa corporea, il dispendio energetico è più alto nei pazienti con una maggiore massa magra.
Conseguenze: se avete un MB basso, cercate di aumentare la massa muscolare e dimagrirete più facilmente e più in fretta.
TERMOGENESI INDOTTA DAGLI ALIMENTI (DIT): rappresenta la spesa energetica (circa il 10%) che l’organismo spende per la digestione e l’assorbimento degli alimenti. Anche la DIT è variabile dal momento che le proteine innalzano il MB del 20-30% circa, i carboidrati del 5-10%, i grassi del 2-5%.
Conseguenze: un’alimentazione povera di grassi incrementa il nostro metabolismo e farà dimagrire più facilmente.
ATTIVITA’ FISICA: Come è intuibile, questa variabile è la più importante componente del dispendio energetico, anche perché può essere ampiamente modificata dallo stile di vita, rappresentando, ad esempio, solo un 30% della spesa energetica in soggetti sedentari. Di conseguenza se è vero che un’attività fisica regolare può incrementare in modo positivo il dispendio energetico, (30%) è anche vero, però, che l’eccesso ponderale, rappresentando un “ostacolo” al movimento, conduce il paziente ad una ridotta attività, instaurandosi così un circolo vizioso che si può interrompere solo con la perdita di peso e l’aumento dell’attività fisica. Per avere i migliori risultati, gli esercizi che determinano un maggior consumo di ossigeno ed incrementano (sviluppando calore) l’ossidazione completa degli alimenti, sono quelli di tipo aerobico, come camminare, jogging, cyclette, nuoto, danza ecc.
Alla luce di quanto detto finora, si può dunque affermare che l’attività fisica ha un ruolo favorevole sul dimagrimento perché:
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aumenta il consumo calorico
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provoca cambiamenti positivi nella composizione corporea, in quanto aumenta la massa magra e relativo metabolismo, riducendo contemporaneamente la massa grassa.
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riducendo soprattutto il grasso viscerale, fa diminuire giro vita e malattie metaboliche.
Tutto questo in generale. Più in particolare, a meno che non si attuino programmi di training molto intensi che comportino una grande spesa energetica e, con essa, anche una perdita di peso, per noi “comuni mortali” credo sia sufficiente sapere che far moto può influire positivamente su:
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aumento masse muscolari
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diminuzione massa grassa
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mantenere elastici i tessuti
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impedire la riduzione del metabolismo
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evitare il circolo vizioso della sedentarietà
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